Gestione dei toner esausti – ZEROZEROTONER – L’unico servizio di manutenzione dei consumabili

Per mantenere un’elevata efficienza in ufficio, tutte le Aziende hanno necessità di gestire al meglio i loro rifiuti di stampa, tramite servizi dedicati a gestire il fine vita dei consumabili esausti, eliminando responsabilità e burocrazia, nel pieno rispetto della legge e dell’ambiente. Gli obblighi di legge sulla gestione dei rifiuti sono molto stringenti, la burocrazia è onerosa e lo Stato può infliggere pesanti sanzioni a chi non rispetta le leggi ed i regolamenti.

Per far fronte a queste esigenze, oggi esiste ZEROZEROTONER: un servizio unico e integrato di “MANUTENZIONE DEI CONSUMABILI” a ZERO-IMPATTO-AMBIENTALE che soddisfa tutte le esigenze dell’ azienda, in quanto permette di essere pienamente rispettosi delle leggi e di garantire una gestione ecologica del consumabile esausto, anche grazie ad un impianto di triturazione e recupero di materie prime-seconde, il cui “zero-impatto-ambientale” è stato validato da ASSO.IT, l’associazione nazionale di tutti i produttori di stampanti.

Il servizio ZEROZEROTONER è disponibile opzionalmente, a condizioni commerciali molto vantaggiose, per tutti i Dealer che utilizzano MPS Monitor per la gestione dei dispositivi di stampa sui propri clienti. Il dealer può scegliere se attivare contratti ZEROZEROTONER sui propri clienti, e gestirli direttamente dall’ interno del portale MPS Monitor, in modo estremamente semplice e conveniente.

 

Aspetti normativi e chiarimenti sulla gestione dei rifiuti

Il servizio di recupero ZEROZEROTONER è unico poiché, essendo configurato giuridicamente come una manutenzione integrata dei vostri consumabili, toglie al Cliente ogni responsabilità collegata alla gestione del fine vita delle cartucce. Basta registri, copie di formulari, analisi chimiche e SISTRI: ZEROZEROTONER prende in carico la piena responsabilità di questa onerosa gestione, garantendo nel contempo al Dealer un fatturato ricorrente su base annuale. Di conseguenza il Dealer può, tramite ZEROZEROTONER, trasformare un problema comune a tutte le aziende, quale è lo smaltimento dei rifiuti, in una soluzione per il cliente e nel contempo in una opportunità di fatturato e di guadagno per la propria attività.

La legge che norma la gestione dei rifiuti (TUA – Testo unico ambientale Dlg. 152/2006 e s.m.i.) prevede una casistica specifica per i rifiuti prodotti da attività di “manutenzione”. In presenza di contratti che regolamentano l’attività di manutenzione, gli obblighi delle Aziende cambiano in modo significativo.

Di seguito sarà più chiaro perché la componente ambientale del servizio ZEROZEROTONER è esattamente quello che tutti i Clienti desiderano per la gestione del fine vita dei loro consumabili di  stampa esausti.

1. I rifiuti professionali vanno gestiti in modo diverso da quelli urbani?

Le aziende, gli studi professionali, e gli Enti pubblici (in buona sostanza tutte le utenze professionali) non possono gestire i propri rifiuti allo stesso modo dei cittadini ma li devono affidare ad operatori specializzati (TUA Art. 184-188).
Queste categorie di rifiuti si definiscono “speciali” (o a volte anche “professionali”) e a loro volta sono poi suddivisi in “pericolosi” e “non pericolosi”, che devono essere gestiti in modo molto più complesso.

Tutti i rifiuti sono catalogati con un codice chiamato CER che, per i pericolosi, termina con un asterisco *.

Nella fattispecie i consumabili da stampa possono avere sia una versione “non-pericolosa” che una pericolosa e quindi, con il loro doppio CER, da questo stretto punto di vista sono tra i più complessi da gestire.

2. Chi è il produttore del rifiuto?

L’art. 183 del TUA chiarisce che si intende come “produttore” del rifiuto il “soggetto giuridico che lo genera con la propria attività”. Nel caso specifico dei consumabili esausti di stampa  questo chiarisce molto bene che, dal punto di vista della generazione delle cartucce esauste non fa alcuna differenza se le periferiche sono “a noleggio” o “acquistate” poiché in entrambi i casi “l’attività della stampa” è comunque di pertinenza del Cliente.

3. Quali sono le attività necessarie per la gestione corretta dei rifiuti professionali?

Ciascun produttore di rifiuti, ossia in prima istanza ciascuna organizzazione che decida di gestirli in maniera corretta è costretto ad espletare una notevole quantità di azioni delicate.
Intanto è necessario accertarsi che gli operatori che si propongono per la gestione dei rifiuti abbiano tutti le dovute autorizzazioni per lo specifico incarico. Anche solo per la semplice vendita, o meglio per la fatturazione del servizio, è richiesta una specifica autorizzazione di cui pochissimi rivenditori di informatica e prodotti d’ufficio dispongono; ma vanno anche verificate le autorizzazione per il trasporto, lo stoccaggio, la cernita, e le caratteristiche dell’impianto destinatario per il trattamento finale.
Inoltre è indispensabile accertarsi in merito alla tipologia dei propri rifiuti (pericolosi o non-pericolosi) attraverso opportune analisi di laboratorio, acquistare e gestire un registro di carico-scarico, compilare un documento (FIR) per il trasporto del quale dovrà ritornare una copia al produttore entro 90gg.; infine, in funzione del numero dei dipendenti e della tipologia dei rifiuti prodotti, sarà indispensabile la gestione annuale del MUD presso le Camere di Commercio nonché l’iscrizione al SISTRI.
Insomma la gestione dei rifiuti comporta un’enorme di burocrazia e, con essa, naturalmente il rischio di commettere errori.

4. Quali sono gli oneri del produttore del rifiuto?

La legge (ed in particolare l’Art. 188 del TUA) chiarisce molto bene che il “produttore del rifiuto” conserva la piena responsabilità per la catena del trattamento di tutta la filiera; non è quindi sufficiente che gli operatori di turno si facciano carico operativo delle attività del punto 3, perché il “produttore del rifiuto” mantiene la responsabilità dell’esecuzione legittima e corretta di tutte le operazioni.
Oltretutto i rischi di sanzione non sono solamente di natura pecuniaria ma, per certe questioni più delicate, gli amministratori rischiano persino implicazioni di carattere penale.

5. Che ruolo hanno i manutentori nella catena dei rifiuti?

Nel Testo Unico Ambientale (e più precisamente negli art. 183 e 266) il legislatore ha voluto prevedere un ruolo specifico per le attività di manutenzione.
Allo stesso modo con cui il meccanico che ci manutiene l’automobile non ci restituisce l’olio esausto dopo avercelo sostituito ma provvede direttamente allo smaltimento, così, sotto certe condizioni, la legge prevede che i rifiuti derivanti da attività di manutenzione siano considerati “prodotti dal manutentore” e non più dall’Impresa appaltatrice.
Affidarsi ad una manutenzione dei Consumabili di stampa significa quindi liberarsi dal ruolo di “Produttore del rifiuto” e, con esso, di tutti gli oneri ma soprattutto delle responsabilità descritte nei paragrafi precedenti.

6. In che cosa consiste la soluzione di ZEROZEROTONER?

Con tutti i suoi servizi integrati, il suo impianto di destinazione certa e virtuosa e la sua formula contrattuale, ZEROZEROTONER si pone formalmente e giuridicamente come una manutenzione espressamente riferita ai consumabili di stampa.
In questo modo, sottoscrivendo l’abbonamento, i Clienti affidano a ZEROZEROTONER la manutenzione dei loro toner e cartucce; così al momento del loro esaurimento, esse verranno gestite da chi, in qualità di manutentore, assume tutti gli oneri, i costi, le responsabilità e i rischi dell’onerosa gestione di rifiuti speciali e potenzialmente pericolosi.
Oltretutto, cosa non trascurabile, il servizio può essere offerto al Cliente dal suo Rivenditore di fiducia che, trattandosi di una “manutenzione” e non uno “smaltimento” non necessita di nessuno specifico accreditamento presso il ministero dell’Ambiente.

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